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L' architettura romanica si diffonde in Europa a partire dall'alto Medio Evo, con il suo massimo sviluppo a partire dal X secolo fino all'affermazione dell'arte gotica, cioè fino verso alla metà del XII secolo in Francia e con persistenze maggiori negli altri paesi europei.

In alcune analisi viene considerata romanica o preromanica anche l'arte dell'alto medioevo, altrimenti definita in modo più specifico  a seconda delle caratteristiche proprie di ciascun tipo di arte.

Secondo alcuni, infatti, l'arte romanica, soprattutto in architettura, deriva dall'adattamento dell'arte imperiale bizantina, ben presente a Ravenna, ad altri ambienti, come quello rurali, ad esempio. Pertanto, già verso la metà del primo millennio dell'era cristiana, nelle pievi delle campagne tra Ravenna e Forlì il romanico aveva già assunto quelli che saranno per secoli i suoi caratteri definitivi. Si tratta, in effetti, dell'area allora chiamata "Romània" (da cui l'odierno "Romagna"), cosa che giustificherebbe lo stesso aggettivo "romanico": si tratterebbe appunto dello stile "della Romania".

La cultura e la civiltà europea subiscono un'accelerazione dopo l'anno mille, con la progressiva ripresa della civiltà urbana e il consolidamento delle autorità tradizionali medievali: la chiesa, l' Impero con i signori feudali, i monasteri benedettini, le città.

Ad ognuna di queste istituzioni corrispondono edifici e forme figurative particolarmente rappresentativi.

Vengono costruiti molti nuovi edifici ecclesiastici oppure vengono ingranditi e ricostruiti molti edifici civili all'interno delle città.