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Francesco nacque ad Assisi nel 1182 da famiglia mercantile. Il Padre Pietro da Bernardone lo fece studiare e gli
permise una vita giovanile agiata soprattutto dedita alla vita mondana. Dopo esser divenuto cavaliere ed esser
stato preso prigioniero durante la guerra tra Assisi e Perugia, all’età di 24 anni, colto da una crisi mistica
provocata da visioni e da numerosi incontri con uomini bisognosi, Francesco scelse il silenzio e la meditazione,
si spogliò di tutti i soi beni, ritirandosi nelle campagne di Assisi. Litigò col padre per avergli sottratto dei beni
trasformati in opere di carità e a causa di questo incidente rinunciò spontaneamente all’eredità paterna. Deriso da
tutti, vestito di un saio e con pochi seguaci, rifugiatosi nel tugurio di Rivotorto e nella Porziuncola, una piccola
cappella votiva vicino ad Assisi, si mise a predicare la povertà e l’assistenza ai poveri. Nel 1210 dette avvio alla
straordinaria vicenda dell’Ordine dei frati Minori, quando accolto dal Papa Innocenzo III ebbe l’approvazione
verbale per l’applicazione della sua Regola (un documento contenente i doveri dei Frati minori). Nel 1213, dopo
aver ricevuto in dono il Monte della Verna, iniziò una serie di viaggi a più lunga distanza : raggiunse il Marocco
e la Spagna dove però si fermò per una malattia. Tornato ad Assisi ottenne dal papa Onorio III “l’Indulgenza
della Porziuncola”, la più importante della Cristianità dopo quella di Terra Santa. Nel 1219 partì per Acri e
Damietta con alcuni compagni al seguito della Crociata partita quell’anno, raggiunse l’Egitto e poi la Palestina,
continuando a predicare e ad assistere i più diseredati, ma tornò quasi subito ad Assisi dove i suoi ideali di
povertà, carità e semplicità avevano fatto presa su molti seguaci,per ritirarsi nei pressi di Rieti,dove scrisse una
nuova Regola approvata e bollata dal Papa. A Greccio inventò anche il
Presepio, una tradizione tuttora cara alla Cristianità. Nel 1224 sul monte
della Verna, in una caverna, ricevette le Stimmate, il segno di Cristo e
della Santità, ma stanco per le peregrinazioni e malato, fu accolto a San
Damiano da Chiara d’Assisi, una pia donna che fondò l’Ordine
monastico femminile delle Clarisse, ove durante le cure scrisse il famoso
“Cantico delle Creature”, opera di alta religiosità e di lirismo che
contiene tutti gli ideali del francescanesimo. Il 3 ottobre 1226, sentendo
prossima la fine, si fece portare alla Porziuncola dove morì. Due anni
dopo, per la straordinaria efficacia della sua predicazione e per il seguito
di idee e di uomini che aveva ottenuto, venne dichiarato Santo da Papa
Gregorio IX. Dalla prima comunità che si raccolse intorno a Lui nacquero
i tre ordini dei Frati Francescani (la cui Regola, derivata dal Vangelo,
prevede la predicazione itinerante e la vita in assoluta povertà,al servizio
degli altri), e numerosi luoghi di culto che crebbero nel tempo e che oggi
sono meta di visite religiose e turistiche per le incomparabili opere d’arte
contenute (Giotto) ispirate alla vita e all’opera di S. Francesco.
La predica agli ucceli Giotto
San Francesco d’Assisi è tra i Santi più conosciuti ed amati della Chiesa
Cattolica. La sua fama è nota anche alle altre religioni perché deriva da
un modello di vita esemplare per semplicità e dedizione al prossimo, dai
luoghi di culto ricchi di significato ascetico e di incomparabili opere
d’arte, e dagli ideali d’amore, di misericordia e di assistenza perseguite
da Lui e nei secoli dai suoi successori. Per questa sua grandezza è il
patrono d’Italia ed i suoi discendenti, i Frati francescani, sono oggi attivi
presso le persone più diseredate, nei luoghi meno fortunati del mondo.
8° Centenario
della Nascita di
SAN FRANCESCO
D’ASSISI

 

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