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pagine di osservazioni scientifiche che influenzarono la cultura dei secoli successivi. Nato a Vinci nei pressi di
Firenze nel 1452 da famiglia benestante, diciassettenne si iscrisse alla scuola del Verrocchio presso la quale
acquistò in breve vaste conoscenze nelle diverse tecniche artistiche. Nei suoi primi dieci anni di attività si
occupò prevalentemente di arte figurativa realizzando numerosi disegni e alcuni importanti dipinti oggi
conservati in molti musei del mondo (L’annunciazione – Uffizi Firenze, La madonna Benois – Ermitage
Leningrado, San Girolamo – Roma, L’adorazione dei Magi – Uffizi Firenze, ecc.). Già in queste prime opere si
nota l’indipendenza dall’influenza dall’arte toscana dell’epoca e l’originalità delle sue composizioni. Nell’estate
del 1482 Leonardo si trasferì a Milano, al servizio di Luidovico il Moro, ove restò per quasi 20 anni. Qui dipinse
la prima versione della Vergine delle Rocce (Louvre-Parigi), preparò il modello in terra del Cavallo per il
monumento di Francesco Sforza e nominato ingegnere ducale, progettò imponenti lavori di idraulica e di
bonifica del territorio, ristrutturazioni urbanistiche e numerosi congegni e macchine da spettacolo per la corte
sforzesca. Tra il 1495 ed il 1498 nel refettorio della chiesa di S. Maria delle Grazie dipinse l’affresco “Il
Cenacolo”, una delle sue più importanti opere pittoriche, oggi restaurata per l’ammirazione di infiniti visitatori
e appassionati d’arte, ma si occupò anche di studi di architettura, d’anatomia, botanica, meccanica e geometria,
lasciando numerose pagine scritte, con disegni e con annotazioni in buona parte giunte fino a noi. Di questo
periodo milanese sono anche alcuni dipinti, come “la Dama con l’ermellino” (Cracovia), “Il ritratto di musico”
(Milano) ed altri. Nel 1499, caduta l’egemonia degli Sforza, fuggi a Mantova, a Venezia per poi raggiungere
Firenze dove prese servizio come ingegnere militare presso la corte di Cesare Borgia con l’incarico di studiare le
fortificazioni militari. Anche qui non dimenticò la pittura : accettò di affrescare una parete del Palazzo dei 500
(“la Battaglia di Anghiari – oggi perduto) e iniziò a dipingere il suo quadro più famoso, “La Gioconda” (Parigi)
terminato negli anni successivi . Tra il 1506 ed il 1513, trasferitosi una seconda volta a Milano, dipinse una
nuova versione della “Vergine delle rocce” (Londra), si applicò alla progettazione di numerosi edifici e
monumenti allo studio della botanica, della geofisica, dell’anatomia e di matematica che erano la sua passione e
scrisse numerose pagine con disegni, formule ed appunti. Nel 1513 si spostò a Roma, protetto dai favori di un
cardinale, ma estraneo alla corte papale dominata dalla figura di Raffaello,nel 1517 si trasferì in
Francia,chiamato dal re Francesco I che lo nominò “Primo pittore, architetto e meccanico del Regno”. Visse i
suoi ultimi anni nel castello di Cloux, Amboise, ove potè dedicarsi, in
assoluta libertà, a nuove opere di disegno (Il diluvio – Londra) e dove
morì nel 1519. Leonardo divenuto famoso per un esiguo numero di dipinti,
ha invece lasciato una grande quantità di disegni e di manoscritti (anche
con calligrafia invertita) illustrati che oggi si conservano in alcuni
importanti archivi,come “ll Codice atlantico” (Milano), “gli studi
anatomici” (Londra), ”gli studi prospettici e del colore” – Codice B e
G (Parigi), “il volo degli uccelli” (Torino e Londra), “le macchine” e
“la fusione del cavallo” (Madrid) che, forse meglio dei dipinti esaltano il
genio e l’opera di questo straordinario artista e scienziato del ‘500 italiano.
Pittore, scultore, architetto, ingegnere e scrittore, Leonardo da
Vinci illuminò il rinascimento italiano del ‘500 e dell’Europa
dell’epoca ; tentò con successo di conciliare l’arte e la scienza,
segnando con i tratti della sua mano famosi dipinti e numerose
5° Centenario della nascita di
LEONARDO DA VINCI
Il Cenacolo, affresco di
Leonardo da Vinci

 

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